Nel 2025, Instagram ha avviato il test di una funzionalità destinata a cambiare l’interazione tra utenti: il pulsante "non mi piace" o dislike nei commenti.
Si tratta di una novità significativa nell’ecosistema del social network, che per anni ha basato la sua interazione pubblica principalmente su “mi piace” e reaction positive.
Il dislike nei commenti su Instagram rappresenta un passo importante verso una gestione più attiva e responsabile delle conversazioni, con l’obiettivo di ridurre contenuti tossici, spam o semplicemente poco rilevanti. Sebbene il pulsante non sia visibile a tutti in quanto la funzione è ancora in fase di test, ha già acceso un ampio dibattito tra utenti, creator e professionisti del digitale.
Cosa cambia su Instagram?
La vera novità del 2025 su Instagram riguarda l’introduzione di un pulsante “non mi piace” applicato ai commenti sotto post e Reels. Questa funzione, attualmente in fase di test su un numero limitato di utenti, permette di esprimere in modo privato il proprio disaccordo o disappunto verso un commento, senza dover necessariamente rispondere o segnalarlo.
Come funziona il dislike nei commenti?
Il pulsante di dislike appare accanto ai commenti, ma non è visibile a tutti:
- Solo l’utente che lo utilizza può vedere il proprio feedback.
- L’autore del commento non riceve alcuna notifica.
- Il numero totale di "non mi piace" non è pubblico, a differenza dei “mi piace”.
Questa scelta di anonimato e discrezione punta a evitare dinamiche tossiche o gare di disapprovazione pubblica, come spesso accade su altre piattaforme.
Instagram ha chiarito che il dislike non è pensato per punire, ma per aiutare l’algoritmo a capire quali commenti sono poco utili, fuori contesto o potenzialmente dannosi. In pratica, questi segnali permetteranno alla piattaforma di spingere in alto i commenti più rilevanti e costruttivi, e nascondere quelli meno apprezzati.
Questa novità introduce, di fatto, un nuovo livello di moderazione dei commenti, basato non solo sulle segnalazioni, ma anche sul comportamento collettivo e silenzioso degli utenti.
Perché Instagram ha introdotto il dislike nei commenti?
L'introduzione del pulsante "non mi piace" nei commenti non è casuale. Si inserisce in una più ampia strategia di Instagram volta a migliorare la qualità delle interazioni, a contrastare contenuti tossici e a rendere la piattaforma più sicura e inclusiva per tutti.
Negli ultimi anni, i social media si sono trovati a fronteggiare un crescente bisogno di moderazione automatica e partecipativa. In questo contesto, il dislike nei commenti rappresenta uno strumento in più per ascoltare il feedback degli utenti in modo silenzioso, ma efficace.
A differenza di una segnalazione formale (che spesso viene usata solo in casi estremi), il pulsante “non mi piace” consente agli utenti di segnalare commenti irrilevanti, provocatori o fastidiosi, senza doverli denunciare come contenuto inappropriato. Questo aiuta l’algoritmo a capire quali contenuti promuovere e quali invece oscurare gradualmente.
Secondo quanto dichiarato da Adam Mosseri, CEO di Instagram, l’obiettivo è dare alle persone un modo semplice per indicare che un commento non contribuisce in modo positivo alla conversazione.
Instagram punta così a prevenire dinamiche tossiche, come flame e insulti, agendo prima che la situazione degeneri. Il dislike serve quindi a premiare i contenuti costruttivi e a disincentivare quelli che non portano valore, anche se non violano direttamente le linee guida.
Si tratta di un’evoluzione coerente con altri strumenti introdotti negli ultimi anni, come il filtro automatico dei commenti offensivi o la possibilità di limitare le interazioni con account sconosciuti.
Dislike nei commenti: impatti su utenti e creator
L’introduzione del pulsante “non mi piace” nei commenti su Instagram porta con sé cambiamenti significativi per utenti, creator e gestori di community digitali. Sebbene il dislike sia privato e non influenzi direttamente la reputazione visibile di chi commenta, può avere un impatto importante sulla visibilità e il posizionamento dei commenti sotto un post.
Dal punto di vista degli utenti, questa funzione migliora la qualità dell’esperienza. I commenti considerati poco utili, provocatori o fuori contesto potrebbero finire più in basso nella lista, lasciando spazio alle interazioni più rilevanti o apprezzate.
Il risultato?
Un ambiente più costruttivo, dove le conversazioni si sviluppano intorno a contenuti realmente interessanti e coerenti con il post.
Per i creator e i professionisti che utilizzano Instagram per fare branding, questa novità apre a nuove considerazioni. Anche se il dislike non è pubblico, i commenti con troppi “non mi piace” potrebbero perdere visibilità, influenzando indirettamente il tono della conversazione sotto un contenuto.
Questo richiederà una gestione più attenta delle community, un monitoraggio attivo dei commenti e, in alcuni casi, una comunicazione più mirata per evitare fraintendimenti o toni polarizzanti.
Instagram sta spingendo verso un tipo di engagement più qualitativo, dove non conta solo il numero di interazioni, ma la qualità e l’impatto delle conversazioni. Il dislike si inserisce in questa visione, premiando chi genera dialogo costruttivo e penalizzando chi crea rumore o negatività.
Privacy e funzionamento del dislike
Uno degli aspetti più interessanti della nuova funzione “non mi piace” nei commenti riguarda il suo funzionamento e il rispetto della privacy. Instagram ha progettato questa funzionalità in modo da raccogliere feedback negativo in modo discreto, senza generare tensioni tra utenti o incentivare comportamenti ostili.
Quando un utente mette un “non mi piace” a un commento:
- L’autore del commento non viene notificato.
- Nessuno, oltre all’utente stesso, può vedere che ha cliccato sul dislike.
- Il numero totale di “non mi piace” non è visibile pubblicamente.
Questa impostazione rende il dislike uno strumento di moderazione silenziosa, diverso da quello che si è visto su altre piattaforme dove il voto negativo può essere usato come forma di attacco pubblico.
Instagram utilizza i dati raccolti tramite il dislike per allenare i propri algoritmi di ranking dei commenti. In pratica, se un commento riceve diversi segnali negativi, è possibile che venga spostato in basso o nascosto, senza essere eliminato né segnalato formalmente.
Questo meccanismo si affianca agli altri strumenti di moderazione, come il filtro automatico dei contenuti offensivi e le segnalazioni manuali, e contribuisce a rendere più efficace la selezione dei commenti visibili.
Un altro elemento rassicurante per gli utenti è che il dislike:
- Non influisce sulla visibilità del profilo dell’autore del commento.
- Non comporta penalizzazioni dirette.
- Viene utilizzato solo per regolare la qualità delle conversazioni a livello di post, senza conseguenze esterne.
Il dislike nei commenti è uno strumento pensato per dare più controllo agli utenti e migliorare la qualità del dialogo, senza compromettere la libertà d’espressione o esporre nessuno a giudizi pubblici.
Disponibilità della funzione: quando e per chi
Al momento, il pulsante “non mi piace” nei commenti è ancora in fase di test limitato su Instagram. La piattaforma sta sperimentando questa novità con un gruppo ristretto di utenti selezionati, soprattutto in mercati chiave, per valutarne l’efficacia e raccogliere feedback prima di un possibile rilascio più ampio.
La funzione è attiva principalmente per:
- Utenti che partecipano al programma di test di Instagram.
- Creator e community manager in aree geografiche selezionate.
- Profili con un alto volume di commenti, dove la moderazione risulta più complessa.
Instagram non ha ancora comunicato una data ufficiale per il rilascio globale del dislike nei commenti. Tuttavia, considerando l’interesse crescente per strumenti di moderazione più efficaci, è probabile che la funzionalità venga estesa gradualmente nel corso del 2025.
Reazioni della community e critiche
L’introduzione del pulsante “non mi piace” nei commenti ha suscitato un ampio dibattito tra gli utenti di Instagram, i creator e gli esperti di social media. Come spesso accade con nuove funzionalità, le opinioni sono diverse e riflettono sia entusiasmo sia timori.
Molti utenti vedono nel dislike uno strumento utile per:
- Migliorare la qualità delle conversazioni, segnalando in modo discreto commenti poco costruttivi o fuori tema.
- Aiutare i creator e i moderatori a mantenere un ambiente più sano e ordinato.
- Offrire un’alternativa al semplice “mi piace”, aumentando la possibilità di esprimere opinioni più sfumate.
Dall’altro lato, alcuni utenti e professionisti esprimono preoccupazioni, tra cui:
- Il rischio che il dislike venga usato in modo strumentale, per esempio per danneggiare la reputazione di commenti validi.
- La possibilità che, pur essendo privato, il feedback negativo influisca troppo sul ranking dei commenti, limitando la visibilità di opinioni non allineate.
- Dubbi sulla reale efficacia del pulsante nel migliorare la qualità generale delle interazioni.
Gli esperti di social media sottolineano che, se usato correttamente, il dislike può essere uno strumento prezioso di moderazione partecipativa, ma invitano a monitorare attentamente l’evoluzione della funzione per prevenire abusi.
L’introduzione del pulsante “dislike” nei commenti di Instagram segna un’importante novità per il social network, che mira a migliorare la qualità delle conversazioni e a offrire agli utenti uno strumento in più per esprimere feedback in modo discreto e costruttivo.
Questa funzione, ancora in fase di test, potrebbe trasformare il modo in cui interagiamo sulla piattaforma, influenzando non solo gli utenti comuni ma anche creator, brand e community manager, che dovranno adattare le proprie strategie di moderazione e comunicazione.
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